Sette Leggende Quando Si Parla Di Ipnosi

Sette leggende riguardanti l'ipnosi.
 
Sette Leggende Quando Si Parla Di Ipnosi

 

Leggenda N. 1 - Non posso essere ipnotizzato perché la mia mente è troppo forte e non mi lascio condizionare.

Questa è una credenza arcaica che purtroppo suggerisce il fatto che ancora si crede che ipnotizzare voglia dire forzare la mente altrui o addirittura “fregare” una persona.  Personalmente incontro molta gente che esordisce dicendo: “con me non riusciresti mai ad usare l’ipnosi!” In realtà non esiste niente di più lontano da tutto questo.  L’ipnosi è un fenomeno naturale e come tale tutti sperimentano fenomeni di distacco con la realtà quotidianamente. E’ capitato a tutti di aver ascoltato un’insegnante piuttosto noioso e ripetitivo, magari in un momento di stanchezza e rimanere con lo sguardo fisso mentre i propri pensieri  si allontanano dalla stanza. Questa è una di quelle situazioni in cui ci si dimentica per qualche minuto del proprio corpo in quanto i propri pensieri ci portano lontano. Chiunque è in grado di sperimentare questi fenomeni pertanto chiunque può sperimentare  fenomeni ipnotici semplici. Detto questo c’è però da dire che ci sono persone che riescono meglio rispetto ad altri. Generalmente si tratta di persone (la maggioranza) molto creative, intelligenti e con buone doti di immaginazione; fanno un po’ più fatica coloro che hanno resistenze a lasciarsi andare e ad affidarsi ad altri, persone con personalità molto rigida e iperlogica che tendono a controllare tutto intorno a loro. Questa seconda classe di persone, nonostante sperimentino quotidianamente fenomeni ipnotici naturali, necessitano di maggiori rassicurazioni e di fiducia nei confronti dell’ipnotista al fine di farsi guidare. E i casi tanto decantati di Ipnorapina? Più che di ipnosi si dovrebbe parlare di tecniche di confusione mentale, in cui il truffatore non fa altro che distrarre il malcapitato confondendolo e nel momento opportuno fornisce delle istruzioni molto chiare che in tutta quella confusione appaiono logiche e normali.

Leggenda N. 2 – L'ipnotista sarà in grado di controllare la mia mente e conoscere i miei segreti.

Dato di fatto, nessuno può controllare la mente di un’altra persona, a meno che non si lascia loro farlo. L’ipnotista non farà altro che fornire delle suggestioni in linea con quello che è stato stabilito nella seduta preliminare, in nessun momento durante la sessione si può perdere il controllo della propria mente. Nel caso la persona avverta un suggerimento in contrasto con i propri valori e convinzioni, non farà altro che destarsi e far valere la parte razionale, allo stesso modo in cui ci destiamo subito dopo essersi “incantati” davanti alla Tv. L'ipnotista non può fare nulla contro la volontà altrui. Può l'ipnotizzatore conoscere il mio segreto? Se non vogliamo  rivelare alcun segreto, non è possibile in ipnosi estorcere alcunché!  L'ipnotista non ha alcun controllo sul soggetto. Anzi, al contrario, il soggetto ha più il controllo su di se! L’ipnosi infatti consente di entrare in contatto non soltanto con la propria mente inconscia, ma anche con tutte le nostre sensazioni fisiche e viscerali, sensazioni, queste, che molto spesso non vengono percepite dalla propria mente e pertanto subite, in quanto manca un reale controllo.

Leggenda N. 3 - Se vengo ipnotizzato potrei non essere in grado di risvegliarmi.

L'ipnosi è molto sicura ed è di fatto uno stato di iper-sensibilizzazione, ovvero la persona ha la possibilità di usare i propri sensi in maniera più potente rispetto a quando non è in ipnosi. Naturalmente ogni volta che c'è un'emergenza  è possibile uscire dallo stato ipnotico semplicemente aprendo gli occhi, allo stesso modo di come ci destiamo quando rimaniamo con lo sguardo fisso su di un finestrino. E 'impossibile "non uscire" in ipnosi. La cosa peggiore che può capitare, mentre un soggetto è in ipnosi è scivolare in uno stato naturale di sonno per 20 o 30 minuti e risvegliarsi più freschi e riposati di prima!

Leggenda N. 4 - Non sono mai stato in ipnosi prima.

Ogni persona entra naturalmente uno stato di ipnosi continuamente!  Si entra regolarmente in ipnosi in ambienti come il cinema, mentre guardiamo la  TV, mentre guidiamo, mentre leggiamo un buon libro. Entriamo in ipnosi molte volte senza neanche rendercene conto. La TV è il più grande ipnotizzatore di questo mondo! Ogni volta che guardando un bel film abbiamo versato delle lacrime, siamo letteralmente stati ipnotizzati dalla televisione. Siamo cioè entrati in uno stato di suggestionabilità in cui si acriticamente abbiamo  accolto il suggerimento proveniente dal film e abbiamo reagito con un sentimento di tristezza. In altre parole, il fattore critico presente nella mente cosciente è stato bypassato e la suggestione è arrivata direttamente alla mente inconscia provocando una reazione emotiva.

Leggenda N. 5 – Se vengo ipnotizzato perderò il senso dell’ambiente e non avrà alcuna memoria della sessione, un po’ come essere addormentato.

L'ipnosi non è uno stato di incoscienza come il sonno. In realtà la maggior persone che sono state ipnotizzate riferiscono di aver provato un accresciuto senso di consapevolezza, concentrazione e attenzione. Per le  varie applicazioni ed obiettivi in ipnosi la profondità di qualsiasi genere non è necessaria.  E’ molto più utile lavorare su una trance leggera in cui il processo sia il più possibile interattivo. Inoltre il più grande equivoco è quello di paragonare l’ipnosi al sonno. Nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. Se si dorme si perde conoscenza. Se sei incosciente non si sente nulla. Se non si sente nulla, quindi, l'ipnotizzatore non può aiutare nessuno. L'ipnosi è uno stato di acuta consapevolezza. Il soggetto è sveglio e consapevole di tutto ciò che accade intorno a lui.

Leggenda N. 6 – l’auto-ipnosi è più sicura e risulta essere  ugualmente efficace rispetto al fatto di recarsi da un professionista.

l’auto-ipnosi può essere inefficace quando ad usufruirne è una persona con un atteggiamento pessimista e con convinzioni negative su se stessa; in questo caso lo stato mentale rimarrà molto probabilmente invariato indipendentemente dai suggerimenti forniti dal CD. Ciò può causare paradossalmente più stress e problemi rispetto a prima, in quanto, nel lungo periodo, se non si ottiene alcun giovamento, si rafforza la convinzione di essere senza speranza.  In genere è l'etero-ipnosi (con l'ipnotista)  ha un maggiore impatto sulla mente inconscia. Questo perché l’ipnotista è in grado di personalizzare l’approccio in base alla soggettività  del cliente ed utilizzare il sistema rappresentazionale favorito. Questo non è possibile in auto-ipnosi dove invece viene fornito un unico messaggio uguale per tutti. A mio parere, il 90% dei programmi di ipnosi registrati oggi disponibili sono riconducibili all’ipnosi tradizionale. L'ipnosi tradizionale non è altro che una serie di comandi diretti: "Non avrai più il desiderio di mangiare dolci”, “quando ti ritroverai in quella situazione ti sentirai calmo", ecc . Queste tipologie di comandi rischiano di rimanere a livello superficiale ovvero nella mente razionale del cliente. Detto questo molte persone sono attratte da questi programmi perché sono a buon mercato. Ma è a buon mercato se si spreca solo del tempo prezioso? Può realmente funzionare un programma che contiene gli stessi comandi per tutti? Inoltre alcune persone sono  mentalmente impostate in quello stato definito “o tutto o niente”. In pratica se le aspettative non vengono esaudite immediatamente  le sessioni vengono prematuramente interrotte. Le principali motivazioni sono:" non ho perso nemmeno un Kg  in due giorni" ecc . Qualsiasi programma di auto-ipnosi ha bisogno di ripetizione.  E 'per questo motivo che l'ipnosi fatta con un ipnotista è più efficace: oltre alla possibilità di calibrare la seduta, si ha la possibilità di controllare i cambiamenti con i colloqui di follow-up (controllo) anche dopo che un sintomo sembra essere scomparso del tutto.

Leggenda N. 7 –  In ipnosi rischio di compiere atti imbarazzanti del tipo: abbaiare come un cane, o camminare come una papera.

 Questa leggenda fonda la sua logica  sull’ipnotismo da spettacolo che si vede in certi programmi televisivi. La verità è che i volontari di questi programmi si offrono di agire sul palco e acconsentono a ricevere suggestioni assurde. Bisogna considerare poi che talvolta ciò che si vede è  frutto di una finzione per innalzare gli indici di ascolto. L’ipnosi è in realtà uno strumento finalizzato ad attivare processi di auto-miglioramento, non di intrattenimento!

 

Spero che l’articolo sia stato di tuo gradimento.

Se ti va di darmi una mano, condividi l'articolo sul tuo profilo fb! 

 

 

 seguimi!

 

 

 

 

 

 

 MASTER IN COMUNICAZIONE SUBLIMINALE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dott. Matteo Sinatti 

Dott. in PsicologiaIpnotista, Formatore, Consulente in comunicazione, Scrittore

Master Trainer in Comunicazione Subliminale e Emozionale

Socio ordinario dell’AIPNL (Associazione Italiana di Programmazione Neurolinguistica),  

Mental Coach presso Arezzo Calcio Femminile e altre società sportive.

Consulente dello sport e formatore presso UISP sezione arbitri - Toscana

Visualizza il cv esteso

Dott. Matteo Sinatti
Dott. Matteo Sinatti - Psicologo, ipnotista in Valdarno

Esperto in consulenza psicologica per adulti, coppie e adolescenti. Senior Trainer, Professional Coach (sport, management)

Riceve a Bucine (AR), Montevarchi (AR), Milano. Skype

Curriculum   Psicologia   Ipnosi   Libri, corsi e audio   Articoli   Contatti

Iscriviti alla Newsletter

Riceverai aggiornamenti per nuovi articoli, libri o corsi.