Cosa Sente Una Persona Quando E’ In Ipnosi?
Immaginate di essere comodamente sdraiati immersi in un bellissimo paesaggio.. forse di montagna o in riva al mare.. e immaginate di essere ad occhi chiusi.. profondamente rilassati…. e riflettete..
Molte persone, clienti, amici, continuamente mi pongono la domanda: “ma cosa sente una persona quando è in ipnosi?”.
Per comprendere ciò che avviene con l’ipnosi, bisogna prima dire che esistono due tipi di coscienza: la coscienza nucleare e la coscienza estesa (o autobiografica). La coscienza nucleare è sostanzialmente una sensazione di sé, tramite la quale si inizia a percepire che ci sta succedendo qualcosa. Questa sensazione però, è molto “grezza”, si tratta infatti di una sensazione biologica che va dal benessere al malessere, senza giudizio e senza interpretazioni. Nel sonno, ad esempio, in anestesia, o anche in ipnosi, questa sensazione si spegne, o si modifica, per poi riaccendersi al risveglio. Il linguaggio e i pensieri, che normalmente albergano la nostra mente, non appartengono alla coscienza nucleare, ma emergono piuttosto come conseguenza di queste sensazioni, ad opera della coscienza estesa, con la quale iniziano a prendere forma i ragionamenti interni, i ricordi di un passato e la previsione di un futuro (le convinzioni).
A questo riguardo, posso dire che un'induzione ipnotica orientata sulle proprie sensazioni cinestesiche (sensazioni e percezioni fisiche) non è altro che un'attivazione della coscienza nucleare.
Ecco un semplice esempio di come questo tipo di coscienza possa essere utilizzata per accedere ad uno stato di trance ipnotica (trovate una posizione comoda, e leggete lentamente cercando di lasciare libera la vostra mente nel rappresentarsi le sensazioni):
Immaginate di essere comodamente sdraiati immersi in un bellissimo paesaggio.. forse di montagna o in riva al mare.. e immaginate di essere ad occhi chiusi.. profondamente rilassati…. e riflettete.. che la sensazione della comodità di stare sdraiati arriva alla vostra coscienza.. attraverso la consapevolezza del vostro corpo appoggiato sulla sedia o su uno sdraio.. dal grado di rilassamento dei vostri muscoli.. dalla sensazione del sole sulla pelle e del vento che accarezza il vostro viso e i vostri capelli.. ma anche dal calore della luce che si appoggia sui vostri occhi, dall’impatto degli odori, dei suoni ecc.
Se vi siete concentrati abbastanza, avrete potuto percepire alcune di queste sensazioni proposte e per qualche istante, vi sarete scollegati da ciò che invece vi stava intorno: rumori della stanza o del computer, e così via. Tutte le sensazioni che invece avete percepito, contribuiscono a generare il vostro sé nucleare, istante dopo istante. Probabilmente, è un’esperienza molto simile a quella di un gatto, di un cane o di qualsiasi altro animale i quali, però, possono permettersi soltanto questo tipo di consapevolezza, che, come ho detto in precedenza, è priva di riflessioni e giudizi.
Al tempo stesso l'essere umano, può anche essere consapevole dell’ottima scelta che ha fatto a regalarsi una vacanza in un bel posto come quello, che si meritato veramente quel riposo dopo duri mesi di lavoro, che è veramente contento di essere lì con la persona che ama o con un amico, e che non vede l’ora di ritornare a casa per poter raccontare anche ad altri amici la bellezza di quel posto. Ebbene, tutte queste altre considerazioni sono generate dalla coscienza estesa, ovvero, dalla parte razionale della persona che successivamente emette giudizi e interpretazioni dell’accaduto.
Per comprendere in modo semplice la differenza tra coscienza nucleare e coscienza estesa, vi chiedo, visto che è un’esperienza abbastanza comune, di ricordare una volta in cui vi siete svegliati bruscamente, nel pieno della notte, magari con la testa in fondo al letto e in cui, per pochi istanti, avete sperimentato quella sensazione di non sapere “dove” siete, “che ora è”, ed avete semplicemente reagito nel cercare di fare qualcosa. Per quei brevissimi istanti, avete vissuto a pieno la vostra coscienza nucleare, così come fanno gli animali, i quali, come si usa dire, "vivono nel presente". Nel giro di poco, tutto si ricompone grazie al fatto che la coscienza estesa ritrova i propri punti di riferimento.
Per concludere, accedere ad uno stato di coscienza alterato tramite ipnosi, non è altro che sfruttare quel tipo di coscienza nucleare che tutti possediamo e che di solito sperimentiamo continuamente senza nemmeno rendercene conto!
Se l’argomento è di tuo interesse, ti consiglio di leggere anche questo articolo: Sette leggende quando si parla di ipnosi
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Un saluto,
Dr Matteo Sinatti
MASTER IN IPNOSI CONVERSAZIONALE
Dott. Matteo Sinatti
Dott. in Psicologia, Ipnotista, Formatore, Consulente in comunicazione, Scrittore
Master Trainer in Comunicazione Subliminale e Emozionale
Socio ordinario dell’AIPNL (Associazione Italiana di Programmazione Neurolinguistica),
Mental Coach presso Arezzo Calcio Femminile e altre società sportive.
Consulente dello sport e formatore presso UISP sezione arbitri - Toscana
Dott. Matteo Sinatti - Psicologo, ipnotista in Valdarno
Esperto in consulenza psicologica per adulti, coppie e adolescenti. Senior Trainer, Professional Coach (sport, management)
Riceve a Bucine (AR), Montevarchi (AR), Milano. Skype
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